
Il turismo sociale
Incontro e scambio fra popoli e tradizioni
Come ogni Casa per Ferie, Palazzo Durante di Letojanni dedica il proprio impegno, senza alcuna finalità di lucro, alla creazione di momenti di scambio interculturale fra i diversi popoli giunti a Letojanni. Alloggiare a Palazzo Durante significa prendere parte ad occasioni di interazione fra modi di vivere e visioni del mondo, fra tradizioni ed esperienze diverse dalla propria. Nella pratica turistica, il turismo sociale è inteso come momento di affermazione e recupero del proprio sé, in spazi e tempi individuali e condivisi.
Ritrovarsi con la Preghiera
La condivisione dei valori cristiani
All’interno di Palazzo Durante di Letojanni si trova una cappella, pronta ad accogliere la Santa Messa del mattino e tutti i momenti di incontro intimo della persona con la propria fede. La Casa per Ferie è uno strumento di promozione del turismo tipicamente religioso, posto al servizio dell’integrazione sociale, dell’assistenza, dell’accoglienza e dell’ospitalità della persona, secondo i principi di Magistero e della dottrina sociale della Chiesa. Tutte le attività profuse rientrano nella missione di apostolato e formazione cristiana, per far sì che possa ottenersi la piena realizzazione delle finalità religiose e di culto.
Ciò che conta per Palazzo Durante è che si possano riscoprire i valori umani e cristiani, nel pieno rispetto del sentimento di fratellanza, con la preghiera e la cordialità per chiunque venga ospitato.
La Casa appartiene all’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù fondato da Santa Francesca Cabrini.


divenne un punto di riferimento per gli emigranti, la loro voce, la loro sostenitrice
Santa Francesca Cabrini
“Patrona Universale degli emigranti”
Madre Francesca Cabrini nacque a Sant’Angelo Lodigiano il 15 Luglio del 1850. Di origini umili, si appassionò fin da bambina alla vita missionaria e si trovò per varie circostanze ad iniziare il suo percorso apostolico in una casa di orfanelle che veniva gestita da due donne di scarsa spiritualità. In questa sede sperimentò nella sofferenza il suo ideale missionario e fece in modo di interiorizzare il suo Credo nella spiritualità del Sacro Cuore, fondandolo sull’esperienza di Dio e sui valori del Vangelo.
Nel 1880 a Codogno (Lo) fondò l’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Per volontà di Papa Leone XIII, unitamente alle circostanze storiche di quel tempo, spostò l’asse del suo sogno missionario dalla Cina agli Stati Uniti e all’America del Sud, dove milioni d’italiani emigravano in cerca di fortuna, lavoro e speranza di una vita più dignitosa.
Da quel momento Madre Cabrini divenne un punto di riferimento per gli emigranti, la loro voce, la loro sostenitrice. Per loro aprì scuole, educandati, ospedali e orfanotrofi, contribuendo a ideare nuovi punti di scambio e integrazione culturale con i nostri connazionali.
Il suo grande spirito missionario non si limitò agli emigranti, ma divenne un punto di riferimento per una carità rivolta ad un pubblico ben più ampio del solo flusso migratorio di anime. Madre Cabrini divenne un esempio di dedizione al prossimo, una donna che portò a far conoscere l’Amore di Gesù in giro per il mondo, diffondendo la cultura della vita e della speranza, con la fede, la preghiera e la solidarietà.
Il suo motto risuona ancora oggi nella mente di chi la ricorda: “Tutto posso in Colui che mi conforta” celebre espressione di San Paolo.
Morì a Chicago il 22 Dicembre del 1917 e venne beatificata nel 1938 per poi passare al processo di canonizzazione nel 1946. Nel 1950, Pio XII la proclamò “Patrona universale degli emigranti” e per tutti oggi porta il nome di Santa Francesca Cabrini.